Lavorare senza padroni, storie di operai che fanno rinascere imprese
Giovanni Marco Santini, novembre 2016
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Compendio :
“Tra multinazionali e territorio c’è un estraneità abissale”, la globalizzazione ha dato la possibilità di delocalizzare la produzione, spingendo le grandi aziende a spostarsi dove la normativa ambientale e i salari più bassi consentono di produrre a prezzi più convenienti. Una realtà in cui il profitto è l’unico credo e il lavoro non è altro che un fattore produttivo, con buona pace dei lavoratori e delle loro famiglie. “Un capitalismo selvaggio pronto a correre laddove il profitto è direttamente proporzionale allo sfruttamento del lavoro”.
Proprio da queste “fughe” industriali nascono i protagonisti di Lavorare senza padroni di Angelo Mastrandrea: ex dipendenti che si mettono in gioco e riavviano le fabbriche. Laddove il mercato fallisce la sussidiarietà viene in soccorso come strumento per avviare nuovi percorsi produttivi.